E’ IL CAMPIONE DEL MONDO DI TENNIS TAVOLO PARALIMPICO
MATTEO PARENZAN
IL TESTIMONIAL DEI DUE EVENTI CHIAVE DELLA PRIMAVERA TUTTA DI CORSA
DI TRIESTE E DEI SUOI DINTORNI
Il quasi ventenne pongista, presente alle Paralimpiadi di Tokyo, è il volto
della Mujalonga Sul Mar e della Trieste Spring Run, due eventi sportivi a 360° che coltivano l’inclusione e iniziative solidali significative
Un talento del tennis tavolo, capace già di scrivere pagine indelebili della storia italiana della disciplina e desideroso di arrivare alle Paralimpiadi di Parigi 2026 con l’intenzione di mettersi al collo una medaglia. Matteo Parenzan, pongista dell’Ask Kras di Sgonico e campione del mondo nel 2022 della sua categoria, è il testimonial sia della Mujalonga Sul Mar (21-23 aprile) che della Trieste Spring Run (2-7 maggio).
Il diciannovenne triestino, portabandiera alla Cerimonia di Chiusura delle Paralimpiadi di Tokyo, sarà presente sulla riviera muggesana nell’evento (la Mujalonga Sul Mar), curato dall’Asd Trieste Atletica Aps e che proprio tra tre settimane festeggerà i primi vent’anni di vita.
“Per me è un’onore e un piacere poter essere protagonista ad una manifestazione che riesce a coniugare l’agonismo e lo spettacolo dei mezzofondisti professionisti a appuntamenti, come la la Family Color Run, che vogliono lanciare un forte messaggio all’insegna dell’inclusione e della bellezza dello sport fatto a qualsiasi età e a qualsiasi livello”.
E forte del suo messaggio “QuiNessunoVaInPanchina” la Trieste Atletica anche quest’anno accoglierà sulla linea di partenza della Family Color Run i protagonisti del progetto di inclusione sportiva “Atleti Anche Noi” dedicato ai giovani con disabilità intellettivo relazionali e nato per dare la possibilità a quest’ultimi di coltivare una passione sportiva e soprattutto di farlo, attraverso un percorso graduale, accanto e assieme ai coetanei normodotati. Sul ruolo fondamentale che lo sport può rivestire in termini di inclusione e crescita personale all’interno di una società senza venirne escluso Matteo Parenzan non ha dubbi:
“Lo Sport paralimpico mi permette di avere una maggiore consapevolezza della mia disabilità, riconoscendo i miei deficit, ma allo stesso tempo mi consente di abbattere le barriere di ogni genere, portandomi ad essere alla pari dei miei coetanei e di sfidare anche atleti normodotati e non solo paralimpici. Lo Sport può essere sinonimo di uguaglianza. Quando ero piccolo vedevo la mia disabilità come un grande problema poi crescendo sono riuscito a trovare la condizione ideale, lo sport in questo caso, per riuscire ad esprimere la mia personalità e a raccontare la disabilità come una particolarità della mia persona”.